L'inno nazionale italiano

Fratelli d'Italia

Inno di Mameli

L'inno nazionale italiano prende il suo nome "Fratelli d'Italia" dal primo
verso ed è conosciuto anche col nome di Inno di Mameli, dal nome dell'autore del testo.

L'inno venne composto nel 1847, in un periodo di ardore patriottico, proprio prima della guerra del 1848 contro l'Austria. Divenne uno dei canti più popolari durante il Risorgimento (il periodo politico del diciannovesimo secolo che il fine portò all'unificazione del paese nel 1861, con Roma

Gli autori dell'inno nazionale italiano

I due autori dell'inno nazionale italiano erano entrambi di Genova, convinti liberali e repubblicani.
Goffredo Mameli, nato nel 1827, era un poeta di vent'anni quando scrisse questa poesia, in origine intitolata Il Canto degli Italiani. In quel periodo aveva partecipato alle manifestazioni politiche che erano avvenute a Genova e da allora si dedicò completamente alla causa dell'Italia. Nel 1848 fu a Roma a combattere contro gli austriaci, poi a Genova a lavorare con Garibaldi ed infine a Roma. Fu lì che venne ferito alla gamba sinistra, che dovette essere amputata a causa di una cancrena. Alcuni mesi più tardi, morì in seguito ad un'infezione, a soli 22 anni.


Michele Novaro nacque nel 1818 e studiò composizione e canto. Mise le sue abilità di compositore al servizio della causa dell'indipendenza, scrivendo la musica di molti canti patriottici ed organizzando spettacoli per raccogliere fondi a sostegno delle imprese di Garibaldi. Aveva un carattere modesto e non trasse alcun vantaggio dalla sua composizione più famosa, neanche dopo l'unificazione. Nel 1864 fondò a Genova una scuola corale e si dedicò ad essa. Morì in povertà nel 1885 ed in seguito alcuni suoi ex allievi fecero costruire un monumento a lui dedicato nel cimitero genovese di Staglieno.

Il testo dell'inno nazionale italiano

L'inno nazionale italiano ha varie strofe, benché di solito sia solo la prima che si sente eseguita in incontri internazionali e che la maggioranza degli italiani conosce.

Ascoltalo!

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma
Chè schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò

 

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